Il 22 aprile di tre anni fa Ciao Lapo ha aperto il corso di formazione online “Memory box”, destinato al personale ospedaliero di area materno infantile, impiegato nei reparti di ostetricia, ginecologia, patologia neonatale, terapia intensiva neonatale: ti presentiamo i primi importanti risultati e le prime ricadute del nostro progetto.
Il corso di formazione “Memory Box” ha due obiettivi: formare gli operatori che lavorano nei suddetti reparti sull’assistenza trauma orientata ad aborto e morte perinatale e offrire agli operatori strumenti personali per gestire le situazioni stressanti e prendersi cura di sé.
Il corso impegna i partecipanti per circa otto ore: è diviso in 10 moduli tematici, per un totale di circa sei ore e mezzo, che affrontano le varie tappe dell’assistenza ospedaliera al lutto perinatale e comprende inoltre due ore di autoapprendimento basate sulla lettura di due importanti pubblicazioni scientifiche internazionali.
Il corso di formazione Memory Box è completamente gratuito per gli iscritti: i reparti ospedalieri che riescono a formare almeno il 70% dei dipendenti, vengono iscritti nel registro Footprint, che raccoglie tutti i reparti italiani formati sull’assistenza al lutto perinatale in ottica trauma orientata.
I reparti iscritti nel registro Footprint ricevono gratuitamente le memory box per i genitori in lutto e beneficiano di due ore annue di supervisione a cura delle nostre operatrici.
In questi tre anni hanno iniziato la formazione in cinquemila e 4007 operatori ad oggi hanno completato il corso ed ottenuto il certificato.
Il 10% dei certificati è rappresentato da studentesse e studenti tirocinanti, laureandi in ostetricia, infermieristica e psicologia: i nostri studi sul trauma professionale hanno dimostrato che la formazione precoce degli operatori fin dagli anni dell’università permette ai professionisti e alle professioniste di approcciarsi alle situazioni critiche e traumatiche e all’assistenza alle coppie in lutto con una migliore competenza pratica ed emotiva; conoscere per tempo e nei dettagli le complesse sfaccettature del trauma, del lutto perinatale, delle reazioni a lutto e di ciò che è opportuno fare come professionisti per affrontare l’evento traumatico ed evitare l’innesco di ulteriori traumatizzazioni, migliora l’outcome sia nei genitori che nel gruppo di lavoro.
Per questo motivo il corso di formazione “Memory Box” affronta nel dettaglio non solo le buone pratiche derivanti da decenni di studi internazionali e nazionali, da linee guida rodate e periodicamente revisionate dalle agenzie sanitarie globali e dalle raccomandazioni italiane promosse da AOGOI nel 2023, ma anche il punto di vista diretto dei genitori che hanno ricevuto assistenza in vari ospedali italiani, le testimonianze degli operatori sanitari che da più tempo offrono un’assistenza trauma orientata, e infine un focus specifico sul trauma, uno sulla comunicazione nelle criticità e uno sulle principali problematiche assistenziali del nostro paese, ossia la disomogeneità degli approfondimenti diagnostici e la pressoché totale assenza di percorsi di follow up che tengano conto sia degli aspetti medici che di quelli psicologici del lutto perinatale.
In occasione dei primi tre anni di progetto, abbiamo generato una mappa dell’Italia sulla base delle province in cui lavorano gli operatori che hanno completato la formazione: le province verdi chiaro contano un numero minore di operatori formati, via via che il verde diventa più scuro il numero degli operatori formati cresce.
Le aree di maggiore densità sono spesso dovute anche alla maggiore presenza di punti nascita sul territorio che hanno scelto di fare una formazione aziendale con il nostro corso e che oggi fanno parte del registro Footprint.
Come si vede chiaramente dalla mappa ci sono ancora oggi alcune zone grigie: le province grigie sono quelle nelle quali nessun operatore ha completato il corso, nonostante in quelle province siano presenti punti nascita o patologie neonatali.
Le regioni virtuose con il più alto numero di operatori formati sono l’Emilia-Romagna, il Veneto e la Toscana;
la Toscana ha personale formato in tutte le province, tranne che nella provincia di Prato dove non è presente alcun operatore che ha fatto completato il corso Memory Box.
Le tre regioni con più zone grigie sono Abruzzo, Puglia e Sicilia, dove molte province sono ad oggi prive di operatori formati in ottica trauma orientata: da queste regioni riceviamo spesso testimonianze di genitori che lamentano una presa in carico poco consona, l’assenza di supporto psicologico e di un percorso di assistenza adeguato ai bisogni di una coppia colpita da lutto perinatale, che invece troviamo più facilmente in altre regioni italiane.
Sarebbe importante che gli operatori sanitari che lavorano nelle regioni più grigie svolgessero il corso di formazione gratuito al più presto: le donne, le coppie e le ostetriche della regione Puglia, ad esempio, da molti anni cercano di promuovere un miglioramento dell’assistenza al lutto perinatale, portando periodicamente alle aziende ospedaliere materiale informativo sulle memory box e sull’importanza di un’assistenza trauma orientata. In Puglia le cittadine e i cittadini e una buona parte degli operatori sanitari sono pronti a un cambiamento che tuttavia necessita di un cambio di mentalità da parte di chi dirige le aziende ospedaliere e i reparti di area materno infantile rispetto all’importanza della relazione d’aiuto e dell’approccio trauma orientato per l’assistenza al lutto perinatale.
Per quel che riguarda la situazione in Sicilia invece è opportuno ricordare che l’Istituto Superiore di Sanità ha già evidenziato anni fa che questa regione ha un tasso di morte perinatale più elevato rispetto alle altre regioni: il numero di coppie che hanno bisogno di un’assistenza al lutto in Sicilia è più alto che altrove e gli operatori sanitari sono quindi esposti a un maggior carico di stress professionale. Fare la nostra formazione gratuita per poter erogare un’assistenza migliore rappresenta quindi un vantaggio sia per i genitori che per gli stessi operatori.
L’obiettivo della formazione “Memory Box” è dunque duplice: da un lato vogliamo che tutti i genitori ricevano la migliore assistenza possibile e il miglior sostegno possibile fin dal momento della diagnosi infausta, dall’altro desideriamo creare una rete di persone, professionisti e aziende che sappiano porre la tutela dei genitori assistiti e la competenza relazionale al centro del loro operato, anche e soprattutto nelle situazioni complesse e traumatiche.
Dopo tre anni, grazie alle testimonianze sull’assistenza raccolte dall’osservatorio OPALE incrociate con la mappa della formazione, possiamo dire che
là dove il numero di operatori formati è più alto, le complicanze del lutto e l’intensità dei sintomi post traumatici riportati dai genitori sono più basse.
Le ricadute della nostra formazione trauma orientata sui genitori e sugli operatori sono dunque benevole, salutogeniche, cioè generatrici di salute, e in grado di apportare miglioramenti su molteplici livelli, dal generale al particolare: nel ringraziare tutte le quattromilasette persone che hanno concluso con successo la formazione, invitiamo tutti gli operatori ospedalieri, gli studenti e le studentesse tirocinanti in area materno infantile che ancora non l’abbiano fatto a iscriversi e svolgere la nostra formazione gratuita.
Buon lavoro a tutte e tutti, insieme possiamo molto!