Gruppo di lettura Mary Shelley – la biblioterapia nel lutto perinatale

by Claudia Ravaldi
Libro aperto da cui escono farfalle

Il nostro progetto di biblioterapia per il lutto perinatale compie un anno e diventa un progetto permanente della nostra associazione.

Partecipare è molto semplice: il gruppo è gratuito per i soci e le socie di CiaoLapo in regola con la quota associativa.

“La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro,

col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre”

Italo Calvino

Quando mio figlio è nato dopo essere morto, mi è sembrato di essere catapultata in un’altra dimensione: il nostro futuro strappato a brandelli, noi scaraventati, nello spazio di un secondo, in una dimensione parallela, completamente smarriti. Non erano d’aiuto, come ho scritto nel libro  Piccoli Principi: attraversare il lutto perinatale a proposito dei primi giorni di lutto perinatale, le persone che si affannavano a dirci che “sono cose rare, non capitano quasi mai” e che “sarebbero arrivati altri figli” “di non pensarci più, che ormai era andata così”: il passaggio dall’attesa alla perdita era stato talmente lacerante che per noi era impossibile riprendere semplicemente la nostra vita, quella di prima, come se nulla fosse. Avevamo bisogno di capire, avevamo bisogno di condividere, avevamo bisogno di non sentirci i soli al mondo alle prese con un bambino che prima muore e poi nasce.

Cercare informazioni è stato il primo passo per misurarci con la nostra nuova vita (e provare a riprenderci almeno un pezzo di quella di prima, lo confesso).

Nel 2006 era molto difficile trovare articoli o libri sul lutto perinatale in italiano, perché il lutto perinatale era ancora un enorme tabù e l’argomento non veniva affrontato, da nessuno e in nessuna occasione. Inoltre, non c’erano ancora i social (ciao, sono Wilma, e ti scrivo dalla preistoria) che negli anni dieci hanno contribuito a diffondere molte informazioni sul lutto perinatale sia su facebook che su instagram. Nel 2006, invece, sembrava che nessun bambino morisse in utero, che il nostro sentire fosse solo nostro e che nessuno avesse sentito la necessità di scrivere di questo argomento. 

Io avevo bisogno di cercarmi, riflettermi e magari in parte ritrovarmi nelle parole di altre donne, di altre coppie con la nostra esperienza. Mi sembrava impossibile che nessuno avesse scritto di un tema che riguarda ogni anno cinque milioni di donne in tutto il mondo. E quindi ho iniziato a cercare nelle due lingue che conosco, italiano e inglese, tutto ciò che fosse stato scritto su lutto perinatale e elaborazione del lutto. Dopo qualche mese, stanca di leggere libri in inglese e non trovare nulla in italiano, ho pensato di scrivere con CiaoLapo i libri che mancavano: è nata quindi un’importante collaborazione con Giovanni Avesani, editore di Ipertesto edizioni e in seguito di Officina Grafica Editoriale, editore di La tua culla è il mio cuore, il primo libro autobiografico sull’elaborazione del lutto perinatale pubblicato in Italia, e promotore del concorso letterario “Le parole dell’amore: storie di maternità tra cielo e terra” giunto alla quinta edizione  (visita il sito qui). La crescente consapevolezza intorno al lutto perinatale, in Italia e nel resto del mondo ha permesso di rendere questo tema dicibile, scrivibile e condivisibile, non più un tabù, non più argomento di nicchia: altri editori hanno iniziato a pubblicare racconti o romanzi che affrontano questo tema complesso e sfaccettato, che danno voce ai diversi tipi di lutto, alle difficoltà e alle risorse che protagonisti e protagoniste sono chiamati ad affrontare dopo la perdita, alle insidie e alle ambivalenze che comporta, vivere nella dimensione parallela.

Quest’anno leggeremo 5 libri: un classico, un albo illustrato, un saggio e due romanzi e ne parleremo insieme nei nostri incontri di gruppo.

Per partecipare è sufficiente essere socio genitore: puoi iscriverti qui.

Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere

Pennac

E noi, dalla nostra dimensione parallela, per tornare a vivere abbiamo anche bisogno di leggere. E di leggere libri che sappiano fare bene ai nostri cuori feriti.

Ti aspetto.

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