Libro Piccoli Principi – Attraversare il lutto perinatale

by Claudia Ravaldi
Copertina Piccoli Principi con donne fiorite

“Ai nostri bambini mai del tutto perduti.

Al viaggio da compiere, per ritrovarli, nel cuore.”

Ti presento con molta gioia la quarta edizione di Piccoli Principi, il libro di autoaiuto e psicoeducazione pensato per attraversare il lutto perinatale e quindi rifiorire, ancora.

Il libro Piccoli Principi è uno strumento di autoaiuto e psicoeducazione utile per affrontare il lutto perinatale: è rivolto alle donne, alle coppie, ma anche ai familiari e agli amici di persone in lutto.

Nel nostro paese è ancora difficile parlare di lutto perinatale, perché è un argomento tabù: le persone che non vivono il lutto sulla loro pelle non sempre riescono a capire cosa è  il lutto perinatale nella sua complessità e non riescono a comprendere i bisogni delle persone che lo affrontano.

Piccoli Principi può essere quindi una buona base di partenza per capire cosa è il lutto perinatale e come si elabora: negli anni Piccoli Principi ha permesso a operatori sanitari, nonni, datori di lavoro, familiari e amici di entrare in contatto con le donne e le coppie in lutto in modo più rispettoso, competente ed efficace.

Pur essendo base preziosa per operatori, familiari e amici, Piccoli Principi è però pensato e scritto primariamente come libro di autoaiuto e psicoeducazione per le donne e le coppie in lutto: è specialmente a loro che si rivolge, con l’obiettivo di non lasciarle sole in una società che non riconosce il lutto perinatale e non favorisce l’elaborazione del lutto.

Piccoli Principi: un libro che parla di lutto perinatale direttamente con le persone che vivono il lutto perinatale.

Il lutto perinatale è la complessa esperienza, psichica, fisica e sociale che le persone vivono quando perdono un bambino atteso, durante la gravidanza o dopo la nascita.

Il lutto si può manifestare sotto tante forme: la forma del dolore psichico, quella del dolore fisico,  del “dolore relazionale” o, più spesso, più caoticamente in tutte e tre le forme, che si alternano l’un l’altra.

L’intensità del lutto, al contrario di ciò che si pensa nella nostra cultura, non è influenzata dall’età gestazionale del bambino perduto, dalle sue condizioni di salute o malattia, dall’avere scelto o meno di interrompere la gravidanza per motivi medici, materni o fetali.

L’intensità del lutto dipende dal legame che la donna e la coppia hanno instaurato con quel bambino, che è soggettivo, personale e non sindacabile.

La prima edizione di Piccoli Principi è nata nel 2007: 32 pagine racchiuse in una copertina color carta zucchero, rivolte a chi stava affrontando l’esperienza di perdita durante la gravidanza o dopo la nascita e viveva l’angosciante esperienza psichica, fisica e sociale del lutto perinatale.

In quelle 32 pagine c’era già spazio per tutte le esperienze che possono portare al lutto perinatale: l’aborto spontaneo, l’aborto per patologia materna o fetale, la morte intrauterina, la morte dopo la nascita, la perdita di uno o più gemelli e l’embrioriduzione, la morte del bambino nato prematuro e anche la perdita durante il percorso di procreazione medicalmente assistita, compreso il dimenticato lutto da non attecchimento dell’embrione dopo il transfer.

Vite diverse, storie cliniche diverse, famiglie diverse sono comunque accomunate dall’esperienza intima del lutto, che, nonostante tutte le differenze, ha i suoi modi di manifestarsi e le sue regole per essere elaborato.

Piccoli Principi descrive le sfumature del lutto perinatale, le somiglianze e le differenze nelle diverse reazioni alla perdita, soffermandosi in particolare sui modi e le “regole” dell’elaborazione. I modi e le regole derivano dal nostro essere mammiferi: abbiamo un cervello da mammiferi che favorisce l’attaccamento alla prole e lo sviluppo delle cure primarie, fin dalla gravidanza. Il nostro cervello è bravissimo a  registrare l’assenza del bambino che prima c’era e poi non c’è e impiega molto tempo per rimettere insieme tutti i pezzi dopo una perdita. Invece, come ci comportiamo, dopo il lutto, è in larga parte condizionato dalla cultura della nostra epoca storica e della nostra società e da come abbiamo imparato in famiglia a gestire le esperienze di perdita.

Le vie psichiche mammifere di elaborazione del lutto e i condizionamenti culturali purtroppo spesso si scontrano, creando altra sofferenza alle donne e alle coppie che stanno attraversando il lutto.

Un esempio di questo scontro tra “natura” e “cultura”:

i tempi medi di elaborazione del lutto perinatale sono di circa 12 mesi; la nostra cultura ritiene però che dopo 2 mesi dovremmo essere pronte a metterci una pietra sopra e dimenticare: dimenticare di essere state incinte, di avere desiderato quel figlio, dimenticare di averlo perso, dimenticare il sangue versato.

Questo scontro tra il tempo che ci servirebbe per fare un buon lavoro di elaborazione e il tempo concesso dalla nostra sciatta società è un ostacolo ben noto a molte persone che attraversano il lutto perinatale.

Dimenticare non è mai la chiave per attraversare il lutto, ce lo ricorda anche Saint Exupéry nel suo Piccolo Principe:

Guarderai le stelle, la notte. È troppo piccolo da me perché ti possa mostrare dove si trova

la mia stella. È meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti

piacerà guardarle… Tutte, saranno tue amiche. E poi ti voglio fare un regalo…”

“Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò

in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle

che sanno ridere!”

“E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto.

Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così,

per il piacere… E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo.

 Antoine de Saint Exupéry, Il piccolo principe

 

“E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre)” – mi sono aggrappata a queste parole, fin da subito – “sarai contento di avermi conosciuto”. Piccoli Principi nasce da lì: dalla certezza che dopo il dolore sia possibile recuperare quella gioia di essersi conosciuti, di essersi aspettati. Piccoli Principi è stato scritto nella certezza che  valga la pena, tutta la fatica che si fa ad attraversare il lutto, per ritrovare quella scintilla di gioia portata dai nostri bambini, intatta e splendente.

Perché quella rimane e la morte non la può portare via. Adesso lo so. Mentre scrivevo le prime parole di Piccoli Principi non lo sapevo, lo speravo soltanto.

La prima edizione di Piccoli Principi aveva la copertina color carta zucchero e il logo di CiaoLapo che avevo disegnato io, a mano. La seconda una copertina gialla, era  impaginata da un grafico e conteneva qualche riflessione in più sul lutto perinatale.La terza edizione aveva la copertina con i soffioni, 98  pagine, molte  testimonianze e due temi importanti: il lutto perinatale nei padri e negli altri bambini di famiglia.

La quarta edizione di Piccoli Principi raddoppia: sono 183 pagine, in copertina c’è una farfalla rossa che si poggia su un fiore di carota selvatica, ed è strutturata come un viaggio: il focus è dal rientro a casa a braccia vuote in poi, con una descrizione dettagliata  dei passi da compiere per prepararsi ad attraversare il lutto.

Nella quarta edizione tutti i capitoli sono stati riscritti e arricchiti con nuove testimonianze e due nuovi capitoli affrontano il tema della sessualità e della spiritualità dopo il lutto.

Dal 2007 al 2022 abbiamo donato agli ospedali e ai consultori 15.000 copie di Piccoli Principi, affinché le donne e le coppie non si sentissero sole in balia del lutto.

Io quando sono tornata a casa dall’ospedale tenevo il tuo libro stretta stretta .. le altre uscivano dalla maternità con i loro frugoli in braccio.. io no.. però non ero a mani vuote.

Avevo il tuo libro. È stato tantissimo. L’unica cosa che avevo in mezzo a tutta la mia disperazione

Anche la quarta edizione di Piccoli Principi, come le altre, sarà donata agli ospedali che aderiscono al progetto Memory Box. Il progetto dona ogni anno 1000 kit di sostegno – scatole del ricordo ai reparti che promuovono con CiaoLapo il sostegno rispettoso al lutto perinatale.

La quarta edizione di Piccoli Principi è pubblicata da CiaoLapo Edizioni in partnership con Amazon: puoi acquistare la tua copia qui 

Il libro è disponibile anche in ebook.

 

 

 

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