Guardami – Sentimi

by Claudia Ravaldi

Articolo ispirato e liberamente riadattato dal progetto americano “See me, Feel me”. Traduzione a cura di Paola Banci 

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Il viaggio della gravidanza è un periodo bello ed eccitante, durante il quale i genitori si preparano a dare il benvenuto ad una nuova vita nella loro famiglia. Lo sviluppo di questa vita è complesso e miracoloso insieme: a volte, del tutto inaspettatamente le cose possono andare male. 

 

Circa 2000 bambini nascono morti ogni anno in Italia, nella metà dei casi senza alcun apparente motivo. Gli studi più recenti tuttavia ci danno una buona notizia: ci sono alcuni provvedimenti da prendere per aumentare le possibilità di far nascere bambini in salute, e abbassare di circa un terzo questo drammatico evento. In questo articolo, ti spieghiamo come!

 

Genitori, si nasce! … fin dal test di gravidanza, e a volte anche prima!

Il nostro compito di genitore inizia proprio quando pensiamo di voler diventare genitore.

Il progetto americano “See me,Feel me” è un progetto molto simile a ciò che come CiaoLapo sosteniamo da tempo: aumentare la consapevolezza della salute materna e fetale senza allarmismi o medicalizzazione inopportuna. Il motivo per cui sosteniamo la cura della salute materno-fetale… sono in realtà due motivi (più uno)!

  1. Mettendoci in ascolto di noi stesse e del nostro bimbo possiamo iniziare a conoscere il nostro bambino prima della sua nascita. La partecipazione condivisa ai cambiamenti della gravidanza e alla crescita del nostro bambino è una delle esperienze più belle e particolari della gravidanza! E’ inoltre un grande privilegio, una piccola responsabilità genitoriale (rispetto a quelle grandi che verranno poi), ma soprattutto un’esperienza ricca e sempre diversa, gravidanza dopo gravidanza. Ogni bambino infatti ha un suo ritmo, un suo pattern di abitudini e un suo temperamento specifico, che in molti casi si riconosce già in utero.
  2. Ci sono alcune condizioni descritte in questo articolo che possono aumentare l’insorgenza di problemi in gravidanza, tra cui travaglio e parto prematuri nonché morte fetale. Avere maggiori informazioni su te stessa e sul tuo bambino può aumentare la possibilità di una nascita fisiologica e di un bambino in buona salute.
  3. Come medici, ostetriche e terapeuti esperti di salute perinatale e di psicologia perinatale noi crediamo che ogni mamma possa conoscere bene il suo bambino. L’intuizione materna e l’ascolto dei vari segnali e degli eventuali sintomi, sono molto importanti per la serenità e la sicurezza della gravidanza e dovrebbe essere la base di ogni relazione con gli operatori e i professionisti sanitari.

 

La tua salute prenatale: cose da pensare prima della gravidanza

Nel nostro paese purtroppo, ad eccezione di situazioni specifiche (donne affette da patologie già note e trattate come gravidanze a rischio fin dall’esordio) si inizia a preoccuparsi della salute della gestante solo quando sopraggiunge un problema in gravidanza.

A volte, soprattutto in alcune regioni italiane, occorrono più eventi (più perdite precoci, o più parti prematuri, o più morti in utero) per iniziare a esaminare approfonditamente la salute della donna e del suo partner.

Questa latenza tra evento e “diagnosi” ovviamente rappresenta un grosso carico emotivo per la coppia, senza considerare che un aborto, un parto prematuro, il parto di un bambino senza vita sono eventi impegnativi anche per il corpo della gestante. A volte, nonostante i grandi passi avanti compiuti dalla medicina in questi decenni, non è possibile evitare la morte dell’embrione o del feto, ma a volte invece sì, ed è su queste situazioni che possiamo intervenire per promuovere una maggiore cultura sociale e professionale.

Anche se non hai avuto precedenti lutti prenatali, aborti, patologie fetali o morti perinatali, è sempre opportuno fare un controllo dal tuo medico prima di rimanere incinta. Il primo passo per avere un bambino sano è infatti quello di essere una mamma il più sana possibile. Prendi un appuntamento con il tuo medico di famiglia o col tuo ginecologo di fiducia (se ne hai già uno) per verificare se ci sono delle situazioni di salute, personali o familiari (ereditarietà per problematiche coagulative o metaboliche, ad esempio) da considerare prima e durante la gravidanza. Assicurati di informarlo della tua intenzione di avere un bambino. Il medico valuterà il tuo sistema immunitario, farà un controllo delle varie infezioni comuni o altri accertamenti prima della gravidanza. Certe vitamine o integratori, come l’acido folico, potrebbero essere raccomandati per assicurare la buona salute tua e del tuo bambino. Molti medicinali comuni (quelli per i quali è richiesta ricetta medica, da banco o rimedi naturali) e patologie come diabete, malattie auto immuni, problemi cardiaci o di tiroide, alterazioni del sonno, ipertensione, infezione, problemi renali o altro, possono costituire una predisposizione a complicanze durante la gravidanza.

Il rischio di aborto spontaneo, bambino nato morto, nascita prematura potrebbero essere ridotti con una maggiore attenzione alla salute tua e del tuo bambino.

Il tuo medico potrà aiutarti a sviluppare un percorso adatto al momento che stai vivendo.

  1. Se fumi (anche poche sigarette) o fai uso (anche sporadico) di droghe, è il momento di smettere, compreso il fumo passivo (anche il tuo compagno o i tuoi conviventi dovrebbero smettere!) Bisogna sospendere il consumo di alcolici, anche il bere moderato, anche ai pasti. Il tuo bambino beve lo stesso alcol che bevi tu, ma non ha gli enzimi per smaltirlo. E’ provato che il fumo, l’uso di alcool o droghe sono nocivi per te e per il tuo bambino. Il tuo medico potrà raccomandarti un programma specifico per aiutarti a smettere.
  1. Adotta uno stile di vita sano. La fase preconcezionale è il momento migliore per farlo! Se sei in sovrappeso (anche lieve) adesso è il momento di iniziare una dieta sana (abbiamo numerosi esempi di dieta mediterranea nel nostro paese a cui possiamo ispirarci per migliorare la nostra alimentazione) ed uno stile di vita attivo (camminare ogni giorno per almeno mezzora è un compito che quasi tutti possono portare a termine). Le donne obese o in sovrappeso sono purtroppo più a rischio di complicazioni durante la gravidanza, come ad esempio pressione alta, diabete e morte in utero del feto. Una persona sovrappeso deve comunque nutrirsi in modo vario e bilanciato: puoi discutere con il tuo medico o con una dietista esperta di gravidanza un piano nutrizionale adeguato. Se ti senti stressata, tesa o sovraccarica e quindi il tuo umore è condizionato da una tensione più o meno costante, esplora a fondo questa situazione e trova la tua strada salutare per abbassare la tensione. Ci sono molte tecniche semplici per ridurre lo stress prima e durante la gravidanza: l’esercizio fisico moderato, il recupero di un buon ritmo sonno-veglia, esercizi di mindfulness o di yoga, l’arteterapia, fino a percorsi di psicoeducazione mirati. Questo è molto importante soprattutto per chi cerca una gravidanza da tempo e la gravidanza non arriva.
  1. Esamina la storia riproduttiva della tua famiglia: chiedi ai familiari tuoi e del tuo compagno la storia delle situazioni di salute durante le varie gravidanze. Alcune forme genetiche dovrebbero essere valutate prima o subito all’inizio della gravidanza. Se tue parenti donne hanno avuto gravidanze difficili o hanno avuto problemi nel restare incinta, parlane con il tuo ginecologo o con la tua ostetrica, i quali valuteranno come seguirti durante il periodo della gravidanza. Se non puoi risalire alla storia riproduttiva della tua famiglia, informa comunque il tuo staff medico.

 

Conoscere i fattori di rischio

Ad oggi ancora non sappiamo perché alcuni bambini nascono morti: c’è un 30% del totale che apparentemente resta senza causa. In molti paesi sono in corso studi di popolazione che studiano le caratteristiche di madri, bambini e gravidanze, per individuare quei tratti a comune che potrebbero rappresentare fattori di rischio.

Esistono comunque alcuni fattori di rischio ad oggi noti. Se sono presenti alcuni di questi fattori di rischio (singoli o multipli), i monitoraggi prenatali dovrebbero iniziare già alla 28° settimana. I test prenatali includono profili biofisici, valutazione ecografica a ultrasuoni della crescita del feto e della quantità del liquido amniotico, il controllo dei movimenti del feto e altri controlli, che saranno ritenuti dal tuo medico appropriati per il tuo caso.

Se hai uno di questi fattori di rischio, il tuo medico dovrebbe valutare l’opportunità di un monitoraggio particolare della gravidanza:

  • Obesità materna
  • Diabete di primo o secondo tipo
  • Uso di alcool, nicotina o droghe
  • Infezioni della madre (streptococco gruppo B)
  • Sifilide, HIV o altre infezioni sessualmente trasmesse
  • Età materna sopra i 35 anni
  • Diabete gestazionale
  • Ipertensione (incluse pre-eclampsia e eclampsia)
  • Altri problemi di salute della madre (lupus, problemi renali, disturbi cardiovascolari, disturbi della tiroide o altre malattie croniche)
  • Etnia afro-americana
  • Precedenti gravidanze problematiche (nascite premature, aborti, morti neonatali)
  • Basso tenore socioeconomico
  • Gravidanze multiple (2, 3 o più gemelli)
  • Gestazioni oltre la 40° settimana
  • Ritardo della crescita del feto
  • Diminuzione dei movimenti del feto
  • Gravidanza successiva all’utilizzo di tecniche di procreazione medicalmente assistita.

 

See me – Guardami

La tecnologia attuale ci permette di avere un quadro migliore del nascituro di quanto fosse nel passato. Avendo un monitoraggio costante durante la gravidanza, avremo più notizie sulla salute della madre e la crescita e sviluppo del bambino. Per esempio, analisi del sangue come PAPP-A e AFP sono indicatori di quanto bene funzioni la placenta. Una coltura periodica delle urine (molto più di una semplice analisi delle urine) è un ulteriore mezzo per monitorare le infezioni. L’ecografia visualizza il bambino e ciò che lo/la circonda. All’inizio il medico può fare un’ecografia per confermare la tua gravidanza e stabilire l’età gestazionale del bambino. Intorno alla 20° settimana una nuova ecografia è utile per controllare l’anatomia del bambino, allo scopo di individuare eventuali patologie. In questa ecografia dovrebbero essere valutate le misure e la posizione del feto e le caratteristiche del cordone ombelicale e della placenta. La conoscenza di questi fattori aiuterà te ed il tuo medico a capire se dovranno essere eseguiti controlli aggiuntivi durante la gravidanza.

Negli Stati Uniti, dove la morte in utero è molto più alta che in Italia, molti medici ostetrici hanno iniziato ad aggiungere l’ecografia durante il terzo trimestre (28-30 settimane) per monitorare la crescita del bambino e la posizione, la quantità del liquido amniotico, e tutte le altre situazioni.

Da noi questa ecografia è già presente nel libretto sanitario: recenti studi sulla deflessione di crescita a termine suggeriscono il monitoraggio della crescita fetale nel terzo trimestre da parte delle ostetriche e eventualmente una quarta ecografia dopo la 37esima settimana.

 

Feel me – Sentimi

Il movimento del bambino può dirti molto sulla sua salute e sulla sua personalità. La maggior parte delle donne inizia a sentire piccoli movimenti già intorno alla 20° settimana (il famoso sfarfallio che avvertiamo tutte, simile a una carezza danzata, a dei piccoli passetti…). Alla 28° settimana i movimenti sono regolari e definiti e possono essere facilmente riconoscibili: i bambini girano su se stessi, finché possono vanno persino sotto sopra, allargano gambe e braccia (tipo angelo nella neve!), aprono e chiudono le mani, tirano gomitate a fegato e stomaco con l’abilità di un cecchino, toccano la parete uterina, puntano i piedi e il sederino, come se stessero facendo la posizione del cane nello Yoga…insomma ne fanno di tutti i colori, e ognuno di loro ha i suoi movimenti preferiti! Tenere sotto controllo i movimenti del tuo bambino (una specie di contacalci) ti aiuta a capire le abitudini del bambino e il suo benessere e può allertarti su sue eventuali situazioni di disagio (NB quando conti i movimenti, il singhiozzo del bambino NON va considerato).

Ogni bambino è diverso, e tutti i bambini dormono dei bei sonnellini durante il giorno e durante la notte. Non possono muoversi sempre (e non è il caso di farli muovere a comando, svegliandoli quando dormono…) ma molte donne colpite da morte in utero a termine hanno riferito un progressivo o improvviso cambiamento nelle abitudini del bambino. Un recente studio scandinavo ha insegnato il conteggio dei movimenti fetali a un gruppo di gestanti e ha visto che rispetto al gruppo di controllo, le mamme educate al conteggio dei movimenti non erano più ansiose, bensì più partecipi e consapevoli, ed hanno avuto meno eventi infausti rispetto al gruppo di controllo. E’ importante identificare e capire se qualcosa ti sembra cambiato o ti sembra che stia cambiando.

Bisogna ricordare che: i bambini non rallentano/diminuiscono i movimenti alla fine della gravidanza e di solito non dormono per più di 90 minuti per volta. Se noti qualcosa di diverso da questo, fai immediatamente fare una valutazione da parte del medico o dell’ostetrica.

Se noti cambiamenti nei movimenti o nel comportamento del tuo bambino, o hai la sensazione che qualcosa sia diverso o non vada bene, per favore contatta subito il tuo medico o recati subito in ospedale. E’ importante assecondare il tuo istinto. Riduzione o cambio dei movimenti del bambino possono essere sintomo di disagio o sofferenza fetale.

 

“Il proposito di queste informazioni non è quello di spaventarti, ma quello di rendervi le prime sostenitrici del tuo bambino, per quanto vi sia concesso!”

 

Credi nel tuo istinto e non farti condizionare da pregiudizi o da giustificazioni superficiali (“è normale che a termine si muova meno!”, o “sei solo ansiosa!”, sono due pregiudizi che non devi MAI avallare).

Le gestanti, soprattutto primipare e dunque prive di altre esperienze di riferimento e a termine non devono mai avere paura di disturbare, o di essere eccessive: anzi, poter discutere di perplessità, dubbi o sintomi con i propri curanti è indicatore di una valida relazione terapeutica.

 

Come fare il kick-count (‘conta dei calci’)

Scegli un momento del giorno nel quale il tuo bambino è più attivo. Sdraiati o siediti tranquilla e sintonizzati sui movimenti del tuo bambino. Prendi nota del tempo che lui/lei impiega per fare 10 movimenti (calci, rotolamenti, fruscii, colpi o battiti). Se ti accorgi che una volta questi sono diversi dal solito oppure cambiano improvvisamente, tu ed il tuo bambino dovrete essere subito sottoposti ad un esame. Non aspettare il giorno dopo o il tuo prossimo appuntamento con il medico per far presente queste cose. Se il tuo bambino ha dei problemi, il tempo potrebbe rendere la situazione critica. Chiedi subito una visita con la tua ostetrica per farle presente le tue sensazioni e valutare la situazione.

Altre informazioni sulla conta dei movimenti fetali in questa pagina.

Tu sei la voce del tuo bambino. Se non ti senti a posto, non esitare a fare più domande o chiedere una ulteriore valutazione.

 

Altre considerazioni

Nuovi studi sono continuamente svolti con l’obiettivo di ridurre la possibilità di gravidanze a rischio. Alcuni elementi stanno emergendo come potenzialmente importanti anche se questi dati non sono stati ancora del tutto confermati.

  • La pressione alta è noto fattore di rischio per la gravidanza, ma un recente studio indica che anche la pressione bassa può rappresentare un rischio, soprattutto a termine. Se hai la pressione bassa o al limite, discutine con il tuo medico.
  • Se russi o hai problemi di respiro la notte, parlane con il tuo medico: le apnee del sonno possono essere collegate a pressione alta o pre-eclampsia e possono essere trattate anche durante la gravidanza. Fai del tuo meglio per mantenere un sonno salutare.
  • Sembra che dormire sul fianco sinistro possa aiutare a ridurre il rischio di morte fetale. Dottori, infermiere e ostetriche spesso consigliano di mettersi sul fianco sinistro per facilitare l’afflusso di sangue al bambino durante il travaglio.
  • Gli esami invasivi sembrano aumentare il rischio di infezioni dell’utero e del bambino. Discuti con il tuo medico circa i rischi e i benefici di ogni procedura invasiva prima di farla.
  • La possibilità di gravidanza a rischio e di morte in utero può essere maggiore in età estreme (sotto i 20 anni e sopra i 35). Anche nelle donne afro americane e in generale nelle donne migranti il rischio di morte in utero è superiore.
  • Le donne che hanno perso un bambino per morte in utero o hanno avuto parti prematuri sono più a rischio delle altre.

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